GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2017
ore 17,45
L’ANTENATO CHE NON TI ASPETTAVI
L'enigmatico Homo naledi raccontato da uno dei suoi scopritori
Damiano Marchi
antropologo, Università di Pisa
Aula Magna "G. Agnelli" Politecnico di Torino
Corso Duca degli Abruzzi, 24 - Torino
Nel settembre 2013 due speleologi sudafricani scesi nel vasto sistema di gallerie di Rising Star, vicino a Johannesburg, scoprirono fortuitamente una "camera segreta" colma di ossa fossili. È così che avvenne la scoperta più rivoluzionaria e misteriosa sull'origine dell'uomo, quella di Homo naledi ("stella" in lingua locale sotho), una nuova specie ominine dalle caratteristiche uniche.
Dalle ipotesi sul suo comportamento alle ragioni che possono aver determinato la presenza di così tanti fossili nella grotta, Marchi ci conduce in un’indagine avvincente prospettando conseguenze che la scoperta di Homo naledi potrà avere sulla comprensione dell’evoluzione umana.
Damiano Marchi
antropologo, Università di Pisa
Damiano Marchi è il solo italiano nel team dei ricercatori guidati dal professor Lee Berger della National Geographic Society. Marchi, 44 anni, è antropologo all'Università di Pisa, città in cui si è laureato e da cui è partito: sei anni da visiting assistant professor alla Duke University (Usa), un anno come Post-doctoral Fellow all’Università del Witwatersrand (Sudafrica).